Nell’oscurità

Ore: stridii e palpiti, non di questo mondo. Sono dominata dalla caligine, che non desidera alcunché, se non trattenermi. Non un raggio di candore, un amoroso mormorio, nulla di tutto ciò.

Giorni: bisbigli dominano, spietati ed agghiaccianti. Solo fuochi fatui aleggiano, disvelando una landa pregna d’ira, disamore e latrati.
Rabbrividisco, innanzi a quest’Ade, abitato d’anime colme di rabbia, tormenti e smanie, ma non ho scelta, poiché qui sono confinata. La scorsa notte mi sono imbattuta in un fosco sentiero e l’ho percorso sino in fondo. Risultato? Mi sono ritrovata dinanzi ad un sinistro muro, l’invalicabile portale dell’averno. Nessun varco, quindi, nulla di nulla.

Settimane: mi sono accucciata in un angolo, infreddolita e lacerata dall’assenza, affissando la volta, cosparsa di nere escrescenze e famelici corvi. Al di là, solo ghiaccio, lapidi divelte e sagome
spettrali, fluttuanti in una bruma vischiosa.

Mesi: inquietanti figure femminili, convulse e bramose, s’avvicinano, alitando ombre. Le temo, provo paura? Non lo so, non possiedo più nessuna certezza. Senza proferire verbo alcuno, s’acquattano accanto a me, suadentemente, disperdendo, lentamente, il loro furore. Le carezzo, sapientemente, donando loro dei surreali baci, imbevuti di tenebra. Per tutta risposta, affissandomi implacabilmente, si lacerano le vesti,
offrendomi il loro demonico e smodato spasimo.

Anni: buio, tenebrore ed aliene
mutanti che ritornano, senza posa…Oscurità, gemiti e dissoluzione.

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Nell’oscuritàultima modifica: 2021-12-30T02:54:37+01:00da upanishaddgl0
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