Del flusso del cuore lei si sentiva colma e nell’autunno infuocato da tinte morenti
scorgeva giardini rigogliosi il cielo la rapiva e mille fiumi scorrevano nella sua
mente inebrianti fantasie la solcavano poi perlacee nubi e una sommessa
pioggia cristallina in seguito ancora un cielo latteo pregno del suo rugiadoso
rapimento sognava e risognava scorgendo boschi ed entro questi torrenti sussurranti susseguentemente giunse una sera surreale poiché si confondeva con il mattino nulla la turbava e tutto ruotava attorno a lei accarezzò un prato cosparso di fiori una cima inviolabile dipoi ancora più su osando il firmamento miriadi d’astri rutilanti e una luce immane l’alma sua s’innalzò oltre ogni confine percependo mille mondi universi corruscanti baciati dall’imponderabile vastità della sua ebbrezza improvvisamente si ritrovò sola in una stanza disadorna ma un tenue sorriso le illuminava il volto e mormorò sono appassionata sono viva sorrise nuovamente addormentandosi sovra l’insondabile melodia del suo tracimante ardore.
Questo capolavoro di Miyazaki emoziona fortemente ed è in grado, come pochi altri, di conquistarci, rapirci ed imprigionarci nel suo magico mondo. Un mondo che subitamente c’inonderà di colori sognanti, fantasmagoriche visioni, nonché personaggi di spessore. Un’avventura senza pari e di certo non fine a se stessa, poiché i temi su cui riflettere non mancheranno. Non perdetevelo.
Impossibile, per chi ha un’anima, non affezionarsi al personaggio di Fusi e seguire, in modo trepidante, le sue vicissitudini. La sua bontà e la sua generosità, ci commuoveranno profondamente e dall’inizio alla fine, saremo in balia di continue emozioni, purtroppo con un retrogusto assai amaro. Splendidamente struggente.
Dilili a Parigi è una squisita pellicola d’animazione, ambientata nella Francia della Belle Époque, ove la piccola Dilili, frizzante ed arguta, accompagnata dal devoto Orel, dovrà risolvere un cupo mistero, pregno di tematiche sociali. Questa è la storia, ovvero solo una parte del tutto. Il resto? Beh, il primo minuto m’ha evocato Gauguin, in seguito è apparso un manifesto di Mucha e un altro dedicato alla Carmen di Bizet. Non male come inizio, vero? Il resto verrà da sé (celeberrimi artisti, scienziati e paladini dei diritti umani). Vive l’Art!
Liberamente ispirato a un racconto di Anton Cechov, Il regno d’inverno si presenta come un’opera suggestiva, avvolgente e profonda…L’ipnotico incanto di luoghi remoti (l’Anatolia) e i dialoghi di spessore, impregneranno totalmente la nostra psiche, sospingendoci verso la trasmutazione finale, liberatoria. Capolavoro.
The ward è un thriller psicologico, diretto da John Carpenter, dotato di una trama complessa, estremamente cupa, angosciante, con personaggi di spessore che c’intrigheranno alquanto. Finale magistrale e sufficienza piena.
Al di là delle discussioni che generò tale film, ovvero come leggerlo (politicamente o meno), Invasion of the body snatchers resta un capolavoro immortale, un rutilante,avvincente, vessillo del genere fantascientifico. Imprescindibile.
Lodevole trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di Virginia Woolf. Le vicende di Orlando, che nel corso dei secoli intraprenderà un cammino di cambiamento di genere, sono riportate nel pieno rispetto dell’opera di Virginia. Riepilogo? Un’opera colta, sfarzosa, multiforme ed ineccepibile, con una superba Tilda Swinton.
M’ha lasciato basito, senza parole… La storia di Debra, una Sienna Miller immensa, empaticamente travolgente, m’ha assorbito totalmente, trascinandomi al suo interno. Una storia colma di vicissitudini, cadute, ma anche tanta forza e prese di coscienza.
L’ennesima trasposizione dell’Amleto, di Shakespeare? Non proprio, poiché qui il fulcro è Ofelia, la sua esistenza, la sua storia. L’apertura è da brividi, almeno per me: Ophelia, di J.E.Millais, appassionato dipinto Preraffaellita ed è ben noto quanto il movimento Preraffaellita amasse la figura di Ofelia. Daisy Ridley, l’attrice che interpreta Ofelia, è perfetta per incarnare l’ideale Preraffaellita; carnagione eburnea, spirituale sensualità e mistero. Inoltre, la perfetta ambientazione ed alcuni momenti gotici, donano un ulteriore fascino al film. Insomma, un’appassionante, struggente, storia d’amore, con Ofelia che ci ammalierà grazie alla sua venustà, il suo amore straripante, il folle tormento, nonché la sua forza.